Dott.ssa Seyla Costantino
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PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

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2022 Seyla Costantino 
 

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Il divorzio, la fine di un matrimonio in generale, rappresenta un importante momento di cambiamento che coinvolge l’intero progetto di vita di entrambi i coniugi. Questa fase comporta la riorganizzazione di tanti aspetti della propria esistenza e quotidianità: aspetti economici, abitazione, rete relazionale, immagine sociale.
Lo psicologo Paul Bohannan (1970) è stato uno dei primi studiosi che ha considerato il divorzio e la separazione nella loro complessità psicologica e sociale.

Egli ha identificato sei “gradi”, o dimensioni, del divorzio: emozionale, legale, economico, comunitario, genitoriale, psicologico. Una coppia, al momento della separazione, può avere problemi su tutti questi aspetti o solo su alcuni. Ogni coppia inoltre compie un percorso proprio attraverso le diverse “stazioni” e i partner possono, in uno stesso momento, trovarsi in una “stazione” diversa.

Il divorzio emozionale  rappresenta lo scioglimento del progetto di vita comune costruito fino ad allora, dei sogni e delle speranze nati durante il tempo trascorso insieme. Può avvenire molto prima che la coppia si separi fisicamente, oppure rimanere incompiuto anche a lungo dopo la sentenza di divorzio. Il matrimonio è, da un lato, un patto ufficiale che si esplica nella dichiarazione di impegno e, dall’altro lato, un patto emotivo nel quale vengono custoditi sogni, attese e progetti di un futuro insieme. Spesso si verificano situazioni in cui, nonostante si sia sciolto il patto a livello ufficiale, non altrettanto si riesce ad interrompere il patto a livello emotivo. Si viene così a creare una situazione ambigua che coinvolge non solo gli ex coniugi ma anche i figli, i nuovi partner, i parenti e gli amici.

Il divorzio legale è lo scioglimento legale del vincolo coniugale. Sarà meno traumatico se avviene dopo che è stato elaborato quello emozionale e materiale.

Il divorzio economico provoca, soprattutto nell’attuale contesto sociale, difficoltà finanziarie, aumentandole ed aggravandole quando già sono presenti.

Il divorzio comunitario è l'abbandono dell’abitazione comune o l'allontanamento da amici e rispettive famiglie e più in generale della rete sociale costruita insieme.

il divorzio genitoriale quando l’elevata conflittualità non permette ai genitori di accordarsi sullo stile educativo, sulle scelte per i figli e alcune coppie finiscono con il divorziare anche dai figli. Il divorzio dovrebbe mettere fine al matrimonio, non alla genitorialità.

Il divorzio psicologico è la separazione di sé dalla personalità, dall’influenza dell’ex coniuge (Bohannan, 1973), ovvero imparare a vivere la propria vita senza l’altro, affidandosi a sé stessi come persone autonome ed indipendenti. Questa evoluzione risulta più difficile quando il divorzio non è voluto, ma subito e a volte inaspettato. In questo caso in colui che viene lasciato prevale un senso di smarrimento e di paura nel gestire da soli la quotidianità, mentre in colui che lascia prevale un profondo senso di colpa.
La
giunge positivamente al termine quando entrambi i coniugi hanno accettato la fine del rapporto e ne hanno compreso le cause e le dinamiche implicite.
separazione della coppia
Un evento come la separazione rappresenta un'esperienza di perdita e, in quanto tale, necessita a tutti gli effetti di essere elaborato come un lutto. 

Nel 2005 David Sbarra e Robert Emery, due psicologi americani, hanno teorizzato il “modello ciclico del lutto”.

Tale modello prevede tre emozioni:

amore, che implica nostalgia per la perdita o la segreta speranza che tutto possa tornare come prima; rimanere fissati su questa emozione determina la negazione psichica della separazione, nella speranza che possa avvenire una riconciliazione

collera, a causa della frustrazione subita, della sensazione di essere stato ingannato e del dolore percepito; questa emozione se non correttamente elaborata può portare ad attribuire all’altro tutte le colpe della separazione e i torti subiti; l’ex coniuge diventa così la causa della rovina della propria vita

tristezza, legata al sentimento di solitudine e sconforto che la separazione determina; una fissazione su questa emozione può provocare stati depressivi, nei quali tutte le colpe della separazione vengono attribuiti a se stessi. 

Tipicamente al termine di una relazione tali emozioni compaiono una per volta con forte intensità, con il tempo le stesse iniziano a diminuire di profondità tendendo sempre più a manifestarsi simultaneamente.

Se controllati, riconosciuti ed elaborati correttamente questi contenuti psichici possono portare ad una nuova rinascita e all’accettazione della separazione e del divorzio in vista di un nuovo personale progetto di vita.

Solo così è possibile attuare il “divorzio psicologico” di cui parla Bohannan (1973). 

Non tutte le coppie però riescono, a seguito della rottura del legame, a giungere ad un divorzio psicologico. Un supporto psicologico può essere importante per elaborare emotivamente quanto accaduto ed investire su di sé e sulle proprie risorse.